Una revisione condotta presso l’Università di Cardiff analizza il ruolo delle soluzioni oftalmiche nello scatenare e sostenere una dermatite da contatto su base allergica (reazione ritardata di tipo IV) della zona periorbitale e delle palpebre.
Una revisione condotta presso l’Università di Cardiff analizza il ruolo delle soluzioni oftalmiche nello scatenare e sostenere una dermatite da contatto su base allergica (reazione ritardata di tipo IV) della zona periorbitale e delle palpebre.
L’impiego di moxifloxacina e levofloxacina sarebbe associato a un aumento del rischio di danno epatico acuto nell’anziano. Lo suggerisce uno studio di popolazione caso-controllo condotto per 9 anni nella provincia canadese dell’Ontario.
Dopo una serie di lavori con esiti contrastanti sull’associazione tra terapia dell’epilessia con acido valproico e ipotiroidismo, uno studio condotto a Nuova Dehli ha valutato la funzione della tiroide in età pediatrica.
Un’analisi retrospettiva dell’Intergroup Exemestane Study disegnato per confrontare l’efficacia degli inibitori dell’aromatasi e del tamoxifene nel prevenire le recidive di cancro della mammella in stadio iniziale nelle pazienti in età postmenopausale stabilisce che, tra i primi, l’impiego di...
La concomitanza dell’epatopatia
Si accumulano i dati che individuano un'associazione tra assunzione di pioglitazone e insorgenza del cancro della vescica.
Una metanalisi coordinata dai ricercatori della Columbia University ha indagato la frequenza di angioedema nei pazienti in trattamento con antipertensivi che agiscono sul sistema renina-angiotensina.
Una metanalisi condotta presso l’Università della California analizza gli aventi avversi cardiaci gravi derivanti dall’impiego della vareniclina nella disassuefazione dal tabagismo e riferisce risultati confortanti sulla sicurezza del farmaco.
Dopo una serie di segnalazioni, alcune anche piuttosto datate ma in genere riferite come casi sporadici, sull’associazione tra impiego di tetracicline e rischio di pancreatite acuta, uno studio caso-controllo su scala nazionale sembra confermare questo effetto avverso.
L’impiego di sunitinib e sorafenib comporterebbe un rischio importante di ipotiroidismo. Lo suggerisce un’indagine di coorte che ha coperto oltre l’80% delle farmacie tedesche.
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