Contraccettivi ormonali a uso sistemico

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Tromboembolia venosa da contraccettivi più FANS

Nelle donne in età riproduttiva, l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in concomitanza con contraccettivi ormonali aumenta il rischio di tromboembolismo venoso, in particolare nelle donne che assumono contraccettivi ormonali combinati rispetto a quelle che assumono formulazioni a base di soli progestinici.
Lo rileva uno studio di coorte condotto in Danimarca su 2.029.065 donne d’età compresa tra i 15 e i 49 anni, senza una storia di eventi trombotici venosi o arteriosi, con l’obiettivo di indagare l’influenza dell’uso simultaneo della contraccezione ormonale e de
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Uso di contraccettivi orali e insorgenza di sintomi depressivi

L’uso di contraccettivi orali potrebbe associarsi a un aumento dei sintomi depressivi nelle adolescenti, secondo uno studio di coorte prospettico internazionale che ha arruolato e seguito nel tempo ragazze tra i 16 e i 25 anni dal 2005 al 2016.

Sono stati analizzati i dati di 1.010 ragazze, con l’obiettivo di valutare le conseguenze dell’uso di contraccettivi orali a 16, 19, 22 e 25 anni.

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Interazioni tra contraccettivi e antibiotici

Una revisione sistematica condotta dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta esclude che gli antibiotici sistemici diversi dalle rifamicine possano ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali.

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Contraccettivi e rischi teratogeni?

Uno studio prospettico di coorte danese esclude che l’assunzione di contraccettivi orali in coincidenza del concepimento o nel periodo immediatamente successivo abbia effetti teratogeni. I ricercatori hanno incrociato i dati del Medical Birth Register (anni 1997-2001, 880.694 nati vivi) e del Danish National Prescription Register, assumendo che l’esposizione ai contraccettivi (codice ATC G03A comprendente contraccettivi estroprogestinici o solo progestinici per bocca e contraccezione d’emergenza) coincidesse con la prescrizione più vicina alla data del concepimento.
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I contraccettivi non accorciano la vita

Un’analisi della coorte del Nurses` Health Study ha indagato l’associazione tra impiego di contraccettivi orali e rischio di morte. I risultati si riferiscono a 121.701 donne seguite per 36 anni (3,6 milioni di anni-persona), con verifica biennale dell’uso di contraccettivi orali nel periodo 1976-1982 (si trattava quindi delle formulazioni di prima e seconda generazione con dosi di ormoni relativamente più alte, soprattutto per quanto riguarda la componente progestinica). Circa la metà delle donne aveva fatto uso della pillola contraccettiva.

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L’associazione fra tromboembolia e pillola contraccettiva

Dopo le numerose segnalazioni di un aumento del rischio di fenomeni tromboembolici con i contraccettivi orali contenenti progestinici di terza generazione (gestodene o desogestrel) e di quarta generazione (drospirenone), alcune delle quali riprese anche da Farmacovigilanza, la decisione dell’agenzia regolatoria francese di sospendere i contraccettivi contenenti ciproterone acetato ha ulteriormente richiamato l’attenzione della comunità scientifica su una questione che coinvolge autorità sanitarie, aziende produttrici, società scientifiche, singoli professionisti, media, ma

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I nuovi contraccettivi non favorirebbero la colelitiasi

Un ampio studio britannico caso-controllo esclude che l’uso dei nuovi contraccettivi orali contenenti come progestinico il drospirenone si associ a un aumento del rischio di colelitiasi. I ricercatori hanno selezionato nel registro nazionale dei medici di medicina generale (UK General Practice Research Database) le donne di 14-60 anni nel periodo 2001-2008 che avevano ricevuto almeno una prescrizione di contraccettivi per bocca contenenti come progestinico drospirenone o levonorgestrel (n= 400.111).

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Contraccettivi e rischio tromboembolico: pesano molte variabili

Una metanalisi frutto della collaborazione dei ricercatori della Università di Chieti e dell’Università La Sapienza di Roma conferma che l’uso dei contraccettivi orali aumento il rischio di tromboembolia venosa, e che la forza di questa associazione varia secondo la generazione dei contraccettivi orali (minore per quelli di seconda generazione, maggiore per quelli di terza generazione).

 

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Contraccettivi e peso corporeo

Una recente revisione Cochrane ha indagato se i contraccettivi ormonali siano responsabili di rilevanti cambiamenti del peso corporeo.

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