Parecchi farmaci di comune impiego sono responsabili di quei disturbi a carico delle vie urinarie inferiori, convenzionalmente raggruppati sotto l’acronimo di LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms).
Parecchi farmaci di comune impiego sono responsabili di quei disturbi a carico delle vie urinarie inferiori, convenzionalmente raggruppati sotto l’acronimo di LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms).
A causa della sua somiglianza chimica con gli estrogeni, la digossina potrebbe aumentare il rischio di cancro della mammella nelle donne trattate.
Una metanalisi statunitense aggiunge un importante tassello agli effetti avversi cardiovascolari del tiotropio impiegato per la riduzione dei sintomi nella broncopneumopatia cronica ostruttiva.
I pazienti con miastenia gravis non ventilati non andrebbero trattati con fluorochinolonici, che possono causare esacerbazioni della malattia.
Gli antinfiammatori non steroidei, e ancor più quelli selettivi, aumentano il rischio di fibrillazione atriale o flutter secondo uno studio di popolazione caso-controllo condotta in Norvegia.
L’uso di antiinfiammatori non steroidei comporta il rischio di una significativa riduzione dei livelli di emoglobina, anche in assenza di episodi di sanguinamento.
Una recente revisione Cochrane ha indagato se i contraccettivi ormonali siano responsabili di rilevanti cambiamenti del peso corporeo.
Uno studio caso-controllo canadese mette in guardia sulle interazioni farmacologiche tra spironolattone e sulfametoxazolo-trimetoprim, per il rischio di ipopotassiemia.
In considerazione di recenti e ripetute segnalazioni, una revisione sistematica condotta da ricercatori tedeschi ha valutato le frequenza di reazioni da ipersensibilità ritardata dopo trattamento con eparine.
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