Archivio news

Mercoledì, Ottobre 2, 2019

Con vitamina D ci si riferisce comunemente a un gruppo di secosteroidi a funzione ormonale, dei quali la forma metabolicamente attiva è la 1,25-OH.1

Lunedì, Settembre 30, 2019
Reazione:

L’esposizione a vari tipi di anticolinergici si assocerebbe a un aumento del rischio di demenza.

Il dato proviene da uno studio caso-controllo britannico nell’ambito di una coorte che ha valutato 58.769 pazienti con demenza e 225.574 controlli.

Lunedì, Settembre 30, 2019

La terapia con inibitori dei checkpoint immunitari sembra essere associata a un maggior numero di morti e di segnalazioni di eventi avversi gravi rispetto ad altri farmaci antitumorali.

Venerdì, Settembre 20, 2019
Principio attivo:

Il trattamento della polimialgia reumatica e dell’arterite gigantocellulare con glucocorticoidi per bocca aumenta nel tempo il rischio di infezioni, anche a basse dosi.

Martedì, Settembre 10, 2019
Principio attivo:

L’esposizione prolungata e ad alte dosi di anestetici in bambini sopravvissuti a una leucemia linfoblastica acuta si associa a ritardi di tipo neurocognitivo e ad anomalie strutturali cerebrali.

Venerdì, Agosto 30, 2019
Principio attivo:

L’utilizzo di pregabalin è associato a un aumento di incidenti conseguenti alla compromissione della coordinazione e a un peggioramento della salute mentale.

Sabato, Agosto 10, 2019
Principio attivo:

I pazienti ipertiroidei trattati con iodio radioattivo sembrano avere un aumento del rischio di morte per tumori solidi, proporzionale alla dose a cui vengono esposti organi e tessuti.

Martedì, Luglio 30, 2019
Principio attivo:

L’assunzione di acido tranexamico, l’agente antifibrinolitico molto usato per contenere gli eventi emorragici, riduce la mortalità per tutte le cause, senza aumentare il rischio di complicazioni trombotiche venose o arteriose.

Sabato, Luglio 20, 2019

L’assunzione di inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina, ma non di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, è associata a un maggior numero di eventi avversi rispetto al placebo nei pazienti con più di 65 anni di età trattati nella fase acuta di un disturbo...

Mercoledì, Luglio 10, 2019

L’assunzione prolungata di inibitori di pompa protonica sarebbe associata a un eccesso, pur piccolo, di mortalità conseguente a patologie cardiovascolari, insufficienza renale cronica e tumori di esofago e stomaco.

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