L’assunzione di acido tranexamico, l’agente antifibrinolitico molto usato per contenere gli eventi emorragici, riduce la mortalità per tutte le cause, senza aumentare il rischio di complicazioni trombotiche venose o arteriose.
L’assunzione di acido tranexamico, l’agente antifibrinolitico molto usato per contenere gli eventi emorragici, riduce la mortalità per tutte le cause, senza aumentare il rischio di complicazioni trombotiche venose o arteriose.
L’assunzione di inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina, ma non di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, è associata a un maggior numero di eventi avversi rispetto al placebo nei pazienti con più di 65 anni di età trattati nella fase acuta di un disturbo...
L’assunzione prolungata di inibitori di pompa protonica sarebbe associata a un eccesso, pur piccolo, di mortalità conseguente a patologie cardiovascolari, insufficienza renale cronica e tumori di esofago e stomaco.
Tra gli antiaggreganti sempre più spesso associati all’acido acetilsalicilico dopo un evento ischemico acuto, il ticagrelor ha trovato il suo antidoto.
Alcuni principi contenuti nelle creme solari potrebbero essere assorbiti con possibili conseguenze per la salute.
Scagionato il vaccino antinfluenzale: dopo la somministrazione a pazienti con malattie reumatologiche autoimmuni non aumenta il rischio di nuove visite mediche per la comparsa di dolore articolare, riacutizzazioni della malattia, prescrizione di corticosteroidi, vasculiti e febbre di origine...
L’Assemblea mondiale della sanità (organismo legislativo dell’OMS che riunisce annualmente i rappresentanti di tutti gli stati membri) ha approvato la risoluzione Improving the...
La profilassi antibiotica post intervento chirurgico non solo non ha una dimostrata efficacia, rispetto a quella pre intervento, ma si associa anche a un aumento del rischio di insufficienza renale e di infezioni da Clostridium difficile, tanto maggiore quanto più lunga...
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono tra le classi di farmaci più usate in gravidanza,1 e sono disponibili in commercio anche come farmaci da banco, questo ne facilita l’accesso alle future madri e limita il controllo da parte del medico curante e del ginecologo.
I pazienti con ipertrofia prostatica benigna trattati con dutasteride e finasteride avrebbero un rischio più elevato di sviluppare un diabete di tipo 2.
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