Da uno studio osservazionale di popolazione emerge che gli antidiabetici orali inibitori della dipeptidil-peptidasi (DDP)-4 si associano a un aumento del rischio di malattia infiammatoria intestinale.
Da uno studio osservazionale di popolazione emerge che gli antidiabetici orali inibitori della dipeptidil-peptidasi (DDP)-4 si associano a un aumento del rischio di malattia infiammatoria intestinale.
L’uso di fluorochinoloni si associa a un aumento del rischio di aneurisma dell’aorta.
La disponibilità globale di informazioni attraverso la rete Internet ha reso i pazienti sempre più critici e a volte preoccupati per le potenziali reazioni avverse da farmaco.
La rivista Focus Farmacovigilanza, nata nel 1994, è uscita nel formato tradizionale (dapprima cartaceo, quindi solo pdf) fino a giugno del 2017.
La ketamina, approvata come anestetico dissociativo generale per l'uso umano dalla Food and Drug Administration negli anni '70, grazie al suo buon profilo di sicurezza (mantenimento dei riflessi delle vie aeree, stabilità emodinamica e ventilazione spontanea) è un farmaco anestetico ampiamente...
Una revisione sistematica coordinata dai ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center suggerisce che i farmaci antitumorali inibitori di PD-1 (la proteina della morte programmata -1) e di PDL-1 (il suo ligando) si associno a un aumento del rischio di reazioni autoimmuni organo-...
L’uso prolungato di steroidi per via inalatoria nei pazienti con BPCO aumenta il rischio di fratture solo quando coesistono alcune condizioni, relative alla durata del trattamento e alla dose di farmaco impiegata.
L'utilizzo di farmaci in gravidanza è un argomento dibattuto e di estremo interesse per diverse ragioni.
Secondo due studi prospettici di coorte britannici, il ricorso ad alcuni biomarcatori ematici consentirebbe di stratificare il rischio di danno epatico in caso di overdose da paracetamolo.
Una revisione sistematica condotta dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta esclude che gli antibiotici sistemici diversi dalle rifamicine possano ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali.
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