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Antiepilettici e quoziente intellettivo

L’esposizione in epoca fetale al valproato avrebbe conseguenze sullo sviluppo cognitivo del futuro bambino. E’ quanto emerge da uno studio osservazionale prospettico multicentrico condotto tra Stati Uniti e Gran Bretagna che aveva l’obiettivo di valutare gli effetti dei farmaci antiepilettici assunti in gravidanza sullo sviluppo cognitivo nei primi anni del bambino.1 Venivano considerate solo le donne in monoterapia con uno dei quattro antiepilettici di solito usati in gravidanza: carbamazepina, lamotrigina, fenitoina e valproato. Sono state arruolate in tutto 305 donne in 25 centri per l’epilessia tra l’ottobre 1999 e il febbraio 2004. I neonati sono stati 311 (6 coppie di gemelli), ma solo 224 bambini hanno completato lo studio che consisteva nell’esame all’età di sei anni del quoziente intellettivo e di altre funzioni cognitive. L’analisi multivariata ha rilevato che il quoziente intellettivo era più basso nei bambini che erano stati esposti in utero a valproato (media 97, limiti di confidenza al 95% da 94 a 101) rispetto a quelli esposti a carbamazepina (media 105, limiti di confidenza al 95% da 102 a 108, p=0,0015), a lamotrigina (media 108, limiti di confidenza al 95% da 105 a 110, p=0,0003) o a fenitoina (media 108, limiti di confidenza al 95% da 104 a 112, p=0,0006). In particolare i piccoli che erano stati esposti al valproato avevano prestazioni inferiori per quanto riguarda le attività verbali e dimemoria rispetto a quelli trattati con qualunque altro antiepilettico. L’esposizione ad alte dosi di valproato in utero si associava negativamente al quoziente intellettivo (r=-0,56, p Secondo gli autori la scelta di un antiepilettico in gravidanza deve tenere conto dei dati di questo studio, da cui emerge peraltro anche un altro dato interessante: è stato valutato il quoziente intellettivo dei bambini in relazione alla supplementazione di folati da parte della madre durante la gravidanza e i bambini esposti in utero a folati avevano QI significativamente migliori (108, limiti di confidenza al 95% da 106 a 111) rispetto a quelli non esposti (101, limiti di confidenza al 95% da 98 a 104, p=0,0009). Il consiglio quindi è di prendere sempre i folati durante la gestazione e se possibile anche nel periodo che la precede.

Bibliografia: 
  1. Lancet Neurology 2013;DOI:10.1016/S1474-4422(12)70323-X. CDI #nnf#

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