vaccino anti COVID-19

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Rischio trombosi venosa con il vaccino anti COVID-19 di Astra Zeneca: i dati scandinavi

Uno studio condotto in Norvegia e Danimarca confronta l'incidenza di trombosi in oltre 280.000 soggetti che hanno ricevuto il vaccino anti COVID-19 di Astra Zeneca con quella nella popolazione generale. Emerge in effetti un aumento del rischio, pur contenuto, di trombosi venose con 11 eventi in eccesso ogni 100.000 dosi somministrate, 2,5 dei quali riguardano i seni venosi cerebrali (rapporto standardizzato di morbilità per la trombosi dei seni venosi cerebrali: 20,25). Considerata la rarità degli eventi, il rapporto rischi/benefici del vaccino in questione rimane favorevole

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L'efficacia dei vaccini anti COVID-19 contro la variante sudafricana

Due articoli pubblicati sul New England Journal of Medicine forniscono dati sull'efficacia dei vaccini anti COVID-19 sulla variante sudafricana. Nel primo studio condotto nel paese africano il vaccino anti COVID-19 di Novavax a nanoparticelle, i cui dati sono in fase di revisione da parte di EMA, ha mostrato una discreta efficacia contro la variante sudafricana di SARS-CoV-2 (51%). Nel secondo studio condotto in Qatar con il vaccino di Pfizer l'efficacia è stata del 75% contro la variante, con una riduzione quindi circa del 20% rispetto all'efficacia sul ceppo originale 

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I casi USA di trombosi dei seni cerebrali dopo vaccino anti COVID-19 di Johnson & Johnson

Pubblicati i dati di sorveglianza statunitensi sui casi di trombosi venosa dei seni venosi cerebrali con piastrinopenia dopo somministrazione del vaccino anti COVID-19 di Johnson & Johnson. Dal 2 marzo al 21 aprile 2021 sono 12 (5 per milione di donne vaccinate) e riguardano tutti donne sotto i 60 ani d'età.

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Anche sul campo i vaccini anti COVID-19 si dimostrano efficaci

Uno studio prospettico di coorte scozzese su 1 331 993 vaccinati (età media 65 anni) mostra che già dopo la prima dose i vaccini sono efficaci nel ridurre il numero dei ricoveri per COVID-19, con un'efficacia del 91% per i vaccini a mRNA e dell'88% per i vaccini ad adenovirus.

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Vaccini anti COVID-19 a mRNA: i primi dati di sicurezza in gravidanza:

La somministrazione di un vaccino anti COVID-19 a mRNA in gravidanza negli Stati Uniti non si è accompagnata a un aumento di esiti negativi rispetto a quanto atteso nella popolazione. L'evento avverso grave più spesso riportato è stato l'aborto e tra quelli lievi il dolore in sede di iniezione.

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I dati di efficacia del vaccino anti COVID-19 di Johnson & Johnson

La pubblicazione dello studio di fase 3 (19.630 partecipanti) sul vaccino di Johnson & Johnson conferma che un'unica somministrazione garantisce una buona risposta, con un'efficacia del 66,9% (116 casi di COVID-19 nei vaccinati rispetto a 348 nel gruppo placebo) e un'efficacia fino all'85,4% sui casi di malattia più gravi. 

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I casi di trombosi associati al vaccino anti COVID-19 di Johnson & Johnson

L'azienda produttrice del vaccino anti COVID-19 Johnson & Johnson scrive al New England Journal of Medicine una lettera riguardo ai casi di trombosi dei seni cerebrali associati alla somministrazione del suo vaccino negli Stati Uniti (circa 1 caso ogni milione di somministrazioni).

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Anticorpi anti piastrine alla base delle trombosi da vaccino anti COVID-19 di Astra Zeneca

Alla base dei casi di trombosi venosa cerebrale da vaccino anti COVID-19 di Astra Zeneca, evento molto raro, ci sarebbe l'inattesa produzione di anticorpi contro il fattore 4 piastrinico (PF4) con successiva piastrinopenia. Lo sostiene uno studio britannico che ha analizzato 23 pazienti con questa condizione e suggerisce, in base a questo meccanismo patologico, di non trasfondere piastrine ma di impostare un trattamento con immunoglobuline per via endovenosa e un anticoagulante non eparinico. 

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Funziona il vaccino a subunità adiuvato contro COVID-19

I primi risultati dei vaccini a subunità anti COVID-19 arricchiti da diversi adiuvanti somministrati nella scimmia sembrano garantire una buona risposta cellulo-mediata e la produzione di anticorpi neutralizzanti. L'efficacia del vaccino sulle varianti è diversa a seconda dell'adiuvante utilizzato. In base a questi risultati si passerà alla fase I-II di sperimentazione nell'uomo

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