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Giovedì, Marzo 15, 2012

Reazioni cutanee all’associazione vemurafenib-ipilimumab

Reazione: 

In una lettera al New England Journal of Medicine gli oncologi del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York segnalano che, in pazienti con melanoma, l’impiego in successione di ipilimumab e vemurafenib si associa a reazioni cutanee. La loro esperienza si riferisce a 13 casi di malattia metastatica con mutazione del gene BRAF V600E in cui la progressione si è manifestata nel periodo marzo-agosto 2011, quando i due anticorpi monoclonali sono stati approvati in rapida successione dalla Food and Drug Administration. Di qui il loro impiego anche a breve distanza di tempo l’uno dall’altro (da 20 a 955 giorni) nei pazienti con decorso sfavorevole.

La reazione si è verificata in 9/13 casi e consisteva in una rash maculopapulare con aspetto istologico compatibile con un’ipersensibilità da farmaci, ma non correlato ad altre eventuali reazioni avverse autoimmuni. Nei 4 casi gravi (reazione di grado 3) si è manifestato entro la prima settimana di trattamento con verumafenib e in 3 di questi l’intervallo tra l’impiego dei due farmaci era inferiore al mese. Il rash insorgeva in genere a livello di viso e torace, per poi estendersi a tutto il corpo.

La risposta agli steroidi era modesta, peraltro la reazione si è risolta in tutti i casi osservati.

Dal momento che la frequenza del fenomeno non trovava corrispondenza negli studi di fase 3 e in mancanza di altri dati di sorveglianza post marketing, gli autori ipotizzano che la predisposizione alla reazione di ipersensibilità al verumafenib sia frutto dell’azione sul sistema immunitario di ipilimumab e sconsigliano l’impiego in associazione dei farmaci.

Harding JJ, Pulitzer M, Chapman PB. Vemurafenib sensitivity skin reaction after ipilimumab. N Engl J Med 2012;366:866-7.

80.211.154.110