Il governo russo ha approvato l’uso di un vaccino anti SARS-CoV-2 senza che sia stato fatto uno studio su larga scala: i rischi di tale operazione.
Il governo russo ha approvato l’uso di un vaccino anti SARS-CoV-2 senza che sia stato fatto uno studio su larga scala: i rischi di tale operazione.
La salvaguardia regolatoria è fondamentale per tutelare la salute dei cittadini. La corsa ai vaccini anti SARS-CoV-2 non deve portare a uno sviluppo incontrollato, ma deve seguire rigide procedure.
La vaccinovigilanza deve stare al passo coi tempi ed evolversi. L’occasione viene data dai nuovi vaccini contro il coronavirus, la cui sorveglianza sarà essenziale visti i tempi contratti nella produzione con il rischio di conseguenza più alto di reazioni avverse non emerse negli studi.
Le strade per un vaccino anti COVID sono diverse e devono tenere conto della risposta immunologica naturale al virus, con implicazioni anche di sicurezza.
Gli eventi avversi più comuni durante il trattamento con inibitori dei checkpoint immunitari sono immunomediati e includono disturbi generali, gastrointestinali e respiratori.
Un articolo imperdibile che mette a confronto, illustrandoli, i vecchi metodi per sviluppare un vaccino e le nuove tecnologie sfruttate per la corsa al vaccino anti COVID-19.
Lo sviluppo tecnologico mira a nuove tipologie di vaccino (come i vaccini a RNA) che possano essere rese disponibili in tempi più rapidi rispetto ai vaccini tradizionali.
L’esposizione prenatale ai corticosteroidi per favorire la maturazione polmonare fetale sembra essere associata all’insorgenza di disturbi mentali e del comportamento nei bambini.
La situazione del vaccino di Oxford prima che venisse sospesa e poi ripresa la sperimentazione per la comparsa di un evento avverso che si è definito poi non essere correlato al vaccino.
La fase 1 di un vaccino statunitense a mRNA che codifica la proteina Spike di SARS-CoV-2 con risposta anticorpale adeguata in tutti i partecipanti.
80.211.154.110