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Venerdì, Aprile 5, 2013

Sicuro l’ondansetron in gravidanza

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L’impiego dell’ondansetron per il controllo dell’emesi gravidica non insidia la salute del feto. Lo indicano i risultati di uno studio caso-controllo danese che ha analizzato, attingendo dal registro nazionale delle nascite i dati del periodo gennaio 2004-marzo 2011, una serie retrospettiva di 608.385 gravidanze con esposizione o meno al farmaco (rapporto 1:4).

Le stime sono state corrette per l’ospedalizzazione per nausea e vomito, scelta come indicatore proxy della gravità dell’emesi e dell’intensità di impiego di farmaci per il suo controllo.

Non erano a sfavore dell’impiego dell’antagonista serotoninergico i dati sul rischio di aborto spontaneo nella 7°-12° settimana (prevalenza donne esposte vs non esposte 1,1% vs 3,7%; hazard ratio 0,49, limiti di confidenza al 95% da 0,27 a 0,91) e nella 13°-22° settimana (prevalenza 1% vs 2,1%, hazard ratio 0,6, limiti di confidenza al 95% da 0,29 a 1,21), di morte intrauterina (prevalenza 0,3% vs 0,4%; hazard ratio 0,42, limiti di confidenza al 95% da 0,1 a 1,73).

Quanto alle anomalie congenite o ai ritardi sviluppo, l’esposizione a ondansetron è risultata ininfluente, essendo simile la prevalenza di anomalie congenite clinicamente rilevanti (2,9% vs 2,9%, odds ratio 1,12, limiti di confidenza al 95% da 0,69 a 1,82), di parto pretermine (6,2% vs 5,2%, odds ratio 0,9, limiti di confidenza la 95% da 0,66 a 1,25), di basso peso alla nascita (4,1% vs 3,7%, odds ratio 0,76, limiti di confidenza al 95% da 0,51 a 1,13) e di neonato piccolo per l’età gestazionale (10,4% vs 9,2%, odds ratio 1,13, limiti di confidenza al 95% da 0,89 a 1,44).

I risultati dello studio, confortati dall’ampio campione analizzato, escludono che il trattamento della nausea e del vomito gravidico con ondansentron, il farmaco più usato negli Stati Uniti per il controllo dell’emesi gravidica, si associ a un rischio significativo per il feto. Questa informazione è particolarmente importante, tenendo conto del fatto che l’emesi è particolarmente frequente nel primo trimestre di gravidanza, il momento più vulnerabile per lo sviluppo del prodotto del concepimento

 

Pasternak B, Svanström H, Hviid A. Ondansetron in pregnancy and risk of adverse fetal outcomes. N Engl J Med 2013;368:814-23.

e-mail ricercatore: bjp@ssi.dk

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