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Mercoledì, Aprile 12, 2023

Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica da antibiotici

Principio attivo: 
Secondo una revisione sistematica con metanalisi, gli antibiotici sono tra i farmaci più spesso in gioco nella sindrome di Stevens-Johnson e nella necrolisi epidermica tossica, le più gravi reazioni dermatologiche di ipersensibilità al farmaco, con un tasso di letalità fino al 50%.
Dalla metanalisi di 38 studi per un totale di 2.917 partecipanti provenienti da oltre 20 Paesi, è emerso che gli antibiotici sono alla base di più di un quarto dei casi di sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (28%, limiti di confidenza al 95% da 24% a 33%).
Tra gli antibiotici erano più spesso in causa i sulfamidici (32% dei casi, limiti di confidenza al 95% da 22% a 44%), seguiti da penicilline (22% dei casi, limiti di confidenza al 95% da 17% a 28%), cefalosporine (11% dei casi, limiti di confidenza al 95% da 6% a 17%), fluorochinoloni (4% dei casi, limiti di confidenza al 95% da 1% a 7%) e macrolidi (2% dei casi, limiti di confidenza al 95% da 1% a 5%).
Questi risultati sottolineano l’importanza di una gestione accurata della terapia antibiotica al fine di evitarne un’esposizione inappropriata in termini di principio attivo, indicazioni e durata d’uso. In particolare prima di prescrivere un sulfamidico occorre tenere sempre presente il rischio di una reazione di ipersensibilità grave, peraltro possibile, anche se meno spesso, con le altre classi di antibiotici.

Lee E, Knox C, et al. Worldwide prevalence of antibiotic-associated stevens-johnson syndrome and toxic epidermal necrolysis: a systematic review and meta-analysis. JAMA Dermatol 2023; DOI:10.1001/jamadermatol.2022.6378.

80.211.154.110