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Giovedì, Dicembre 14, 2023

Ceftriaxone e lansoprazolo: un’associazione da evitare

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Secondo uno studio retrospettivo di coorte canadese, la somministrazione concomitante di ceftriaxone e lansoprazolo si associa a un aumento del rischio di aritmia ventricolare, arresto cardiaco e morte rispetto ad altri inibitori di pompa protonica.
Lo studio, condotto dal 2015 al 2021, ha incluso 31.152 pazienti adulti in terapia con ceftriaxone e lansoprazolo o un altro inibitore di pompa protonica, ricoverati in 13 ospedali dell’Ontario, con l’obiettivo di confrontare il profilo di sicurezza delle diverse associazioni.
Degli oltre trentunmila pazienti coinvolti e trattati con ceftriaxone, 3.747 hanno assunto anche lansoprazolo, mentre 27.405 un altro farmaco della stessa classe.
È emerso che i soggetti che assumevano il lansoprazolo avevano un rischio più elevato di aritmia ventricolare o arresto cardiaco (differenza di rischio 1,7%, limiti di confidenza al 95% da 1,1% a 2,3%) e di morte per tutte le cause rispetto a quelli esposti ad altri inibitori di pompa protonica (differenza di rischio 7,4%, limiti di confidenza al 95% da 6,1% a 8,8%).
Se studi precedenti hanno mostrato che l’uso concomitante di ceftriaxone e lansoprazolo provoca un prolungamento dell’intervallo QT, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dell’associazione, questi risultati ne confermano le conseguenze rilevanti sul piano clinico.
Nella pratica, l’assunzione simultanea di ceftriaxone e lansoprazolo dovrebbe essere evitata e in caso di necessità di un inibitore di pompa protonica deve essere valutata la sostituzione del lansoprazolo con un altro principio attivo della stessa classe.

Bai A, Wilkinson A, et al. Ceftriaxone and the risk of ventricular arrhythmia, cardiac arrest, and death among patients receiving lansoprazole. JAMA Netw Open 2023; DOI:10.1001/jamanetworkopen.2023.39893.

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