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Venerdì, Ottobre 17, 2025

C’è una relazione tra i vaccini e la sindrome di Raynaud?

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Un’analisi di disproporzionalità condotta sul database globale di farmacovigilanza VigiBase, che raccoglie segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini provenienti da oltre 150 Paesi (dal 1968 al 2024), ha evidenziato una possibile associazione tra alcuni vaccini e la sindrome di Raynaud.
Nel periodo analizzato sono state raccolte oltre 36 milioni di segnalazioni di sospette reazioni avverse a vaccini, 1.139 delle quali descrivevano casi di fenomeno di Raynaud.
In particolare, il segnale con il fenomeno di Raynaud è stato più forte per i vaccini contro il papillomavirus umano (Reporting Odds Ratio – ROR 11,49, limiti di confidenza al 95% da 9,66 a 13,67), seguito dal vaccino contro il tifo (ROR 5,86, limiti di confidenza al 95% da 2,93 a 11,72), l’epatite B (ROR 5,63, limiti di confidenza al 95% da 4,25 a 7,45), i vaccini anti COVID-19 a mRNA (ROR 5,00, limiti di confidenza al 95% da 4,70 a 5,31) e i vaccini contro l’epatite A (ROR 4,35, limiti di confidenza al 95% da 2,87 a 6,62).
Il segnale è risultato più elevato nelle donne rispetto agli uomini e tendeva ad aumentare con l’età, un andamento in linea con la distribuzione epidemiologica del disturbo nella popolazione generale.
Sebbene lo studio non dimostri alcun rapporto causale tra la vaccinazione e la sindrome di Raynaud, i risultati suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche per approfondire i meccanismi fisiopatologici alla base di questa possibile associazione.

Jeong J, Kim H, et al. Global burden of vaccine-associated Raynaud’s phenomenon, 1968-2024: a comprehensive analysis of the pharmacovigilance database. Eur J Clin Pharmacol 2025; DOI:10.1007/s00228-025-03854-2.

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