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Mercoledì, Aprile 30, 2014

Associazione tra FANS e fibrillazione atriale

Un’indagine nell’ambito del Rotterdam Study – uno studio prospettico di coorte condotto a lungo termine in un distretto della città olandese per valutare i fattori di rischio di malattia nella popolazione anziana – ha individuato un’associazione tra assunzione di FANS e rischio di fibrillazione atriale.

Sono stati selezionati 8.423 partecipanti (età media 68,5 anni, 58% donne) senza storia di fibrillazione atriale in partenza. L’impiego di FANS è stato desunto dall’archivio elettronico delle prescrizioni farmaceutiche e classificato in base all’intervallo temporale rispetto all’esito considerato e alle dosi e al tipo di FANS. Al follow up 857 pazienti hanno sviluppato la fibrillazione atriale documentata dal tracciato elettrocardiografico e dalle cartelle cliniche. L’aumento del rischio è stato accertato per chi stava facendo uso di FANS e li aveva assunti per 15-30 giorni (hazard ratio 1,76, limiti di confidenza al 95% da 1,07 a 2,88; per una durata della terapia superiore a 30 giorni la numerosità del sottogruppo era limitata) e per chi li aveva usati nel mese precedente (hazard ratio 1,84, limiti di confidenza al 95% da 1,34 a 2,51). Va segnalato che studi analoghi avevano escluso un’associazione tra impiego di FANS e predisposizione alla fibrillazione atriale.

Considerato che negli anziani è frequente l’impiego di FANS sono necessari ulteriori studi che chiariscano in modo inequivocabile la questione.

Krijthe BP, Heeringa J, et al. Non-steroidal anti-inflammatory drugs and the risk of atrial fibrillation: a population-based follow-up study. BMJ Open 2014;4:e004059.

e-mail ricercatore: b.stricker@erasmusmc.nl

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