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Sabato, Luglio 30, 2016

Allergia al clopidogrel

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Da un reparto di dermatologia statunitense giunge la segnalazione di una reazione cutanea bollosa sistemica al clopidogrel. L’evento avverso si è verificato in una donna sulla quarantina ad alto rischio cardiovascolare (ipertesa, dislipidemica e forte fumatrice), con storia ventennale di lupus eritematoso e recente di infarto del miocardio senza sopraslivellamento del tratto ST. Dopo l’impianto di uno stent medicato era stata impostata la terapia antiaggregante con clopidogrel, ma al quinto giorno è comparsa a livello del polpaccio destro una placca violacea con un bolla al centro, seguita da lesioni simili a livello del tronco e delle estremità. La biopsia ha mostrato necrosi dei cheratinociti, dissoluzione dello strato basale con infiltrazione di linfociti e rari eosinofili. Il quadro clinico generale era silente con assenza di febbre e normalità degli esami ematochimici di routine. L’eruzione è stata trattata con prednisone per via sistemica, dose di attacco 30 mg 2 volte al giorno per 5 giorni, scalando successivamente nell’arco di 3 settimane. Si è ottenuta la completa risoluzione e non si sono verificate recidive. Si stima che un’allergia cutanea al clopidogrel si manifesti nel 6% dei pazienti in terapia antiaggregante, ma che la eventuale sospensione del farmaco nei primi 30 giorni dopo lo stent determini una restenosi, a volte fatale, nel 25% dei casi. A detta degli autori, questi dati suggeriscono che sia appropriato continuare il trattamento anche in presenza dell’evento avverso, data la possibilità di controllarlo con farmaci.
Fett N. Management of antiplatelet allergy after cardiac stenting. JAMA Dermatol 2016; DOI: 10.1001/jamadermatol.2016.1983.
80.211.154.110