Nel 2007 la FDA ha riportato 30 casi di pancreatite acuta, di cui alcuni fatali, in pazienti trattati con l’antidiabetico exenatide. Recentemente, l’agenzia americana ha comunicato la segnalazione di altri 6 casi di pancreatite emorragica o necrotizzante.
Dall’analisi dei dati del database del GIF sono state evidenziate 5 segnalazioni di pancreatite associati ad antipsicotici atipici, di cui 1 riguardante quetiapina, 2 riferiti a clozapina e 2 ad olanzapina. Il caso relativo alla quetiapina riguarda una paziente di 83 anni, andata incontro a pancreatite acuta, complicatasi con subocclusione intestinale, dopo 5 mesi di terapia con il farmaco somministrato alla dose di 200 mg/die per disturbi psicotici associati a demenza senile.
Il lanreotide è un analogo della somatostatina, impiegato prevalentemente nel trattamento dell’acromegalia, qualora la secrezione dell’ormone della crescita non risulti normalizzata in seguito a intervento chirurgico o radioterapia. La sua azione inibitrice sulla secrezione esocrina intestinale, sugli ormoni digestivi e sui meccanismi di proliferazione cellulare, lo rende inoltre un farmaco adatto anche al trattamento dei sintomi clinici di tumori carcinoidi e adenomi tireotropi primari. Il lanreotide è disponibile in Italia come specialità medicinale Ipstyl dal 1996.
Il citalopram appartiene agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) ed è autorizzato in Italia per il trattamento delle sindromi depressive endogene e per i disturbi d’ansia associati a crisi di panico con o senza agorafobia. Gli SSRI rappresentano ad oggi la terapia preferenziale per il trattamento della depressione in quando si ritiene che provochino, rispetto ai trattamenti di riferimento, effetti avversi transitori e meglio tollerabili.
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