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Quelle macchie sulla lingua

Il New England Journal ofMedicine richiama l’attenzione sull’iperpigmentazione cutanea seguente all’uso di chemioterapici, riportando un caso nella sezione Images in Clinical Medicine.(1) Si tratta di una donna di 42 anni sottoposta a lumpectomia mammaria e biopsia del linfonodo sentinella per un carcinoma della mammella, trattata con chemioterapia adiuvante (doxorubicina, ciclofosfamide e paclitaxel). Dopo il secondo ciclo di doxorubicina e ciclofosfamide sono comparse delle macchie iperpigmentate solo sulla lingua della paziente. L’iperpigmentazione cutanea è in realtà un noto effetto avverso di varie chemioterapie, compresa l’associazione doxorubicina più ciclofosfamide. Non è invece noto il meccanismo che porta alla comparsa di tali iperpigmentazioni, che possono colpire la cute, le membrane mucose, le unghie o i peli. Nel caso specifico le macchie hanno cominciato a sbiadire al completamento della terapia e sono scomparse quasi completamente entro tre mesi, a conferma che le iperpigmentazioni non devono essere un motivo per ridurre o interrompere la chemioterapia.

Bibliografia: 
  1. N Engl J Med 2011;365:e20. CDI NS

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