Alterazioni elettrolitiche da diuretici: il ruolo di sesso, età e funzionalità renale

Uno studio retrospettivo condotto in Giappone ha evidenziato differenze significative tra uomini e donne nel rischio di alterazioni elettrolitiche durante il trattamento con diuretici, con variazioni legate sia all’età sia alla funzione renale.

I diuretici sono farmaci ampiamente utilizzati per il trattamento di ipertensione e insufficienza cardiaca, ma il loro impiego può causare squilibri nei livelli di elettroliti, in particolare sodio e potassio, con potenziali conseguenze clinicamente rilevanti.

Lo studio ha analizzato 67.135 utilizzatori di diuretici, stratificati per sesso, età e funzionalità renale, per valutare come queste variabili influenzino il rischio di disturbi elettrolitici.

È emerso che l’ipocaliemia era più frequente nelle donne, con 413 casi rispetto ai 285 negli uomini (p<0,001). Al contrario, l’ipercaliemia era più comune negli uomini (326 casi) rispetto alle donne (271 casi, p=0,003).

Nelle donne di età pari o superiore a 75 anni, il rischio di sviluppare ipocaliemia aumentava significativamente al diminuire della funzione renale. Tra i partecipanti con funzione renale moderatamente ridotta (velocità di filtrazione glomerulare stimata tra 30 e 60 mL/min/1,73 m²), le donne avevano quasi il 50% di probabilità in più di sviluppare ipocaliemia rispetto agli uomini (odds ratio - OR 1,47, limiti di confidenza al 95% da 1,13 a 1,91). Questa differenza diventava ancora più marcata in coloro che presentavano una funzione renale gravemente compromessa (velocità di filtrazione glomerulare inferiore a 30 mL/min/1,73 m²), dove il rischio nelle donne era più che raddoppiato rispetto agli uomini (OR 2,05, limiti di confidenza al 95% da 1,08 a 4,10).

Questi risultati sottolineano la necessità di un approccio terapeutico personalizzato nei pazienti in trattamento con diuretici, che consideri attentamente sesso, età e funzionalità renale per ridurre il rischio di squilibri elettrolitici. In particolare, nelle donne anziane con ridotta funzione renale, è essenziale un monitoraggio accurato dei livelli di potassio e degli altri elettroliti.