L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove ed importanti informazioni sul ritiro precauzionale del medicinale Buccolam (midazolam soluzione oromucosale) a causa di un potenziale rischio di contaminazione presso il sito di produzione.
L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove ed importanti informazioni circa i dati clinici disponibili sulla persistenza degli anticorpi di Mencevax ACWY™.
Il trattamento farmacologico dell’anziano con patologie croniche è certamente un problema rilevante.1 I dati forniti dal rapporto OsMed confermano come l’età sia il principale fattore che influenza l’utilizzo di farmaci nella popolazione con una spesa media pro capite per un sessantacinquenne di 11 volte superiore rispetto a una persona tra i 25 e i 34 anni.
Che cosa succede
La FDA ha modificato la scheda tecnica dell’antibiotico doripenem inserendo specificamente che non va usato nei pazienti con polmonite e ventilatore in terapia intensiva.
Qual è il problema
Che cosa succede
E’ stata pubblicata una nota informativa importante concordata con l’EMA e l’AIFA che riguarda l’uso del lenograstim e il rischio della grave sindrome da perdita capillare (capillary leak syndrome). Il lenograstim è un fattore stimolante le colonie granulocitarie (G-CSF) e viene usato per la mobilizzazione delle cellule progenitrici del sangue periferico sia nei pazienti con cancro sottoposti a chemioterapia per riportare a valori normali i globuli bianchi, sia nei donatori sani di midollo.
Qual è il problema
Che cosa succede
Grazie alla notevole efficacia nel ridurre l’acidità gastrica, gli inibitori di pompa protonica, usati in condizioni critiche come quelle dei pazienti in terapia intensiva, potrebbero favorire la comparsa di infezioni importanti, più di quanto accada se si usano come gastroprotettori i farmaci anti H2.
Non è vero che calcio e magnesio possono prevenire il rischio di neuropatia da oxaliplatino, uno degli affetti avversi comuni e disturbanti di questo chemioterapico. Alcuni studi avevano avanzato l’ipotesi che infusioni dei due elettroliti potessero avere un effetto neuroprotettivo, per questo un gruppo di ricercatori neozelandesi ha condotto uno studio in doppio cieco, con disegno crossover.
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