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Giovedì, Gennaio 30, 2014

Acido acetilsalicilico e gotta acuta

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Le basse dosi di acido acetilsalicilico usate a scopo di prevenzione cardiovascolare possono aumentare il rischio di un attacco di gotta nei soggetti malati.
Uno studio è stato condotto da ricercatori di Boston, su 750 pazienti con gotta da oltre un anno, per valutare l’esposizione dei soggetti all’acido acetilsalicilico nei due giorni precedenti l’attacco acuto, prendendo in considerazione anche altri fattori di rischio.

Il 40,5% dei soggetti coinvolti nella ricerca aveva preso 325 mg al giorno o meno di acido acetilsalicilico nei due giorni precedenti all’attacco o in altri due giorni lontani dallo stesso. Rispetto a chi non era in profilassi cardiovascolare con l’acido acetilsalicilico a bassa dose, coloro che utilizzavano il farmaco avevano un rischio maggiore di attacco di gotta acuta (odds ratio 1,81, limiti di confidenza al 95% da 1,30 a 2,51). E questo rischio era tanto maggiore quanto minore era la dose di acido acetilsalicilico impiegata (odds ratio 1,91 per dosi inferiori o uguali a 100 mg, limiti di confidenza al 95% da 1,32 a 2,85). Questo anche dopo correzione per sesso, età, indice di massa corporea e insufficienza renale.

Aveva invece un effetto protettivo l’uso di allopurinolo che annullava l’effetto negativo dell’acido acetilsalicilico sul rischio di attacco acuto di gotta. Ciò indicherebbe che quest’ultimo farmaco è un fattore di rischio di recidiva solo nei pazienti che hanno una uricemia alta.
Il consiglio è quindi nei soggetti cardiopatici gottosi di fare la prevenzione cardiovascolare con acido acetilsalicilico, ma di mantenere anche controllata l’uricemia con allopurinolo.

Zhang Y, Neogi T, et al. Low- dose aspirin use and recurrent gou attacks. Ann Rheum Dis 2014;385-90.

e-mail ricercatore: yuqing@bu.edu

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