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Giovedì, Aprile 2, 2015

Le statine non sarebbero teratogene

Uno studio di coorte statunitense su 886.996 gravidanze a termine  mostra che l’impiego di statine in gravidanza non comporta un rischio significativo di malformazioni congenite. L’ampio campione di donne proveniva dai registri dell’assicurazione sanitaria Medicaid e copriva gli anni 2000-2008 durante il quale un’esigua minoranza di gravide in termini relativi (0,13%) ma consistente in numero assoluto  (n=1.152) aveva usato le statine nel primo semestre. Dopo correzione dei fattori di confondimento, il più rilevante dei quali era il diabete, l’uso di statine di associava a una prevalenza di malformazioni fetali simile al gruppo di controllo con rischio relativo 1,07, (limiti di confidenza al 95% da 0,85 a 1,37). L’analisi è stata ulteriormente approfondita prendendo in considerazioni possibili effetti teratogeni a singoli organi o apparati, ma anche in questo caso con risultati rassicuranti una volta corretto per la presenza di diabete (sistema nervoso centrale: rischio relativo 1,76, limiti di confidenza al 95% da 0,64 a 4,86; cuore: rischio relativo 1,25, limiti di confidenza al 95% da 0,93 a 17; apparato respiratorio: rischio relativo 1,02, limiti di confidenza al 95% da 0,25 a 4,09; labio-palatoschisi: rischio relativo 1,14, limiti di confidenza al 95% da 0,21 a 6,14).

Lo studio non riporta informazioni sui singoli Principi attivi.

Fin dalla loro introduzione nella pratica clinica le statine sono state controindicate in gravidanza sulla base di dati sperimentali sull’animale. L’ipotesi era che potessero alterare la biosintesi del colesterolo nel feto, con ricadute negative sui tessuti in via di sviluppo, tipicamente quello cerebrale.

Questi risultati meritano di essere ulteriormente confermati ma sono importanti visto che l’età della gravidanza è sempre più tardiva e si avvicina a quella in cui compaiono le alterazioni del metabolismo lipidico nella popolazione, del resto sempre più diffuse e anticipate con l’aumento della prevalenza di sovrappeso/obesità, sedentarietà, stile alimentare non corretto.

Devono essere segnalati potenziali conflitti di interesse da parte di alcuni autori che hanno ricevuto per altri progetti finanziamenti dalle aziende produttrici.

Bateman BT, Hernandez-Diaz S, et al. Statins and congenital malformations: cohort study. BMJ 2015; 350 doi: http://dx.doi.org/10.1136/bmj.h1035.

e-mail ricercatore: bbateman@partners.org

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