AIFA: comunicazione su farmaci e vaccini anti-Covid-19
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Il Direttore Generale di AIFA ha fatto il punto sui farmaci e vaccini in fase di studio e sugli attuali standard terapeutici per il COVID-19
In sintesi:
- I vaccini anti-COVID-19 in fase avanzata di sviluppo clinico sono 6-7. Dei primi tre, che viaggiano in parallelo, si dovrebbe avere i dati tra fine anno e nei primi mesi dell'anno prossimo.
- Non esiste un approccio terapeutico unico – ha spiegato il DG AIFA – dipende dalle fasi e dalla gravità della malattia. Nella fase domiciliare, la cosa migliore da fare è la vigile attesa: non assumere farmaci, trattare solo i sintomi febbrili (se la temperatura supera i 38°/38,5°). Per i pazienti ospedalizzati oltre all'ossigeno, che rimane uno degli approcci cardine della terapia, il cortisone e l’eparina rappresentano un nuovo standard di cura per tutti i casi più gravi.
- Il remdesivir è in fase di riposizionamento perchè, dopo la pubblicazione di ulteriori studi, l'efficacia è risultata minore del previsto e dovrebbe essere dato principalmente in associazione al cortisone, ove necessario.
- Per l’idrossiclorochina i dati sono molto deludenti e attualmente non è un’opzione terapeutica.
- Sul plasma iperimmune i risultati di alcuni studi e i dati provenienti dagli USA non sono convincenti. In Italia è in corso uno studio randomizzato che adesso sta arruolando pazienti con maggiore rapidità e se aumenteranno anche i centri aderenti le dimensioni dello studio potranno consentire di avere dati utili per la valutazione entro i prossimi 2-3 mesi. Si attendono risposte anche dagli studi sugli anticorpi monoclonali.
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