La genetica affina la farmacovigilanza
E' noto che i pazienti possono rispondere in maniera diversa a un medesimo farmaco, generando uno spettro di risposte cliniche con effetti terapeutici e reazioni avverse diversi e variamente combinati nei diversi individui. In passato questa variabilità interindividuale veniva principalmente spiegata alla luce di fattori non genetici quali l’età, lo stato della funzionalità renale ed epatica, lo stile di vita, con particolare riferimento alla dieta e all’abuso di alcol e fumo, o la concomitante assunzione di altri farmaci.