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Domenica, Aprile 15, 2012

Antibiotici e Crohn

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I pediatri dell’Università di Helsinki hanno individuato un’associazione tra uso ripetuto di antibiotici e sviluppo del morbo di Crohn in età pediatrica. Nella loro indagine, condotta su scala nazionale utilizzando i dati di 3 registri di popolazione, hanno compreso tutti bambini nati negli anni 1994-2008 che entro ottobre 2010 avevano manifestato una malattia infiammatoria cronica intestinale (595 diagnosi, 233 delle quali di malattia di Crohn e 362 di colite ulcerosa). Rispetto a un gruppo di 2.380 bambini di controllo appaiati per età, genere, luogo di residenza, in quelli con Crohn il rischio di sviluppare la malattia aumentava con il numero di prescrizioni di antibiotici dalla nascita al momento della diagnosi e anche dalla nascita ai 6 mesi precedenti la diagnosi (7-10 vs nessuna, odds ratio 3,48, limiti di confidenza al 95% da 1,57 a 7,34). L’associazione risultava più marcata nei maschi che nelle femmine (p=0,01) e, tra le diverse classi di antibiotici, con le cefalosporine (3 prescrizioni vs  nessuna, odds ratio 2,82, limiti di confidenza al 95% da 1,65 a 4,81). Nessuna relazione si osservava invece tra esposizione ad antibiotici e sviluppo di colite ulcerosa.

I ricercatori prospettano due ipotesi, senza pronunciarsi a favore di alcuna: l’uso ripetuto di antibiotici potrebbe riflettere un’aumentata suscettibilità alle infezioni e alle malattie autoimmuni intestinali ovvero potrebbe essere determinante  per l’insorgenza di queste ultime.

Virta L, Auvinen A, et al. Association of repeated exposure to antibiotics with the development of pediatric Crohn’s disease. A nationwide, register-based Finnish case-control study. Am J Epidemiol 2012; doi:10.1093/aje/kwr400.  

e-mail ricercatore: kaija-leena.kolho@helsinki.fi

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