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Lunedì, Luglio 18, 2011

Rischio cancro della prostata e inibitori della 5 alfa reduttasi

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La FDA ha imposto la modifica della scheda tecnica di finasteride e dutasteride, facendo inserire tra le avvertenze il rischio aumentato per gli utilizzatori di avere una forma più grave di cancro della prostata.

Gli inibitori della 5 alfa reduttasi sono approvati per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna e il richiamo della FDA arriva dopo l’analisi di due ampi studi controllati e randomizzati, il Prostate Cancer Prevention Trial (PCPT) e il Reduction by Dutasteride of Prostate Cancer Events (REDUCE) Trial.

I due studi (che hanno usato 5 mg di finasteride al giorno per 7 anni e 0,5 mg di dutasteride al giorno per 4 anni, rispetto a placebo) miravano a valutare la riduzione del rischio di cancro della prostata con gli inibitori della 5 alfa reduttasi. Entrambi gli studi hanno mostrato in effetti una riduzione nella diagnosi di cancro della prostata, dovuta a una ridotta incidenza delle forme più lievi del tumore, a fronte però di un aumento delle forme ad alto grado di malignità.

La raccomandazione è che prima di iniziare una terapia con inibitori della 5 alfa reduttasi venga fatta una valutazione appropriata per escludere altre condizioni urologiche rispetto all’ipertrofia, incluso il cancro della prostata, che può mimare i disturbi della forma benigna. Inoltre finasteride e dutasteride non devono essere usati per la prevenzione del cancro della prostata.

 

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