segnale /
Giovedì, Dicembre 1, 2005
Atorvastatina e ginecomastia
Nella banca dati del GIF sono presenti tre segnalazioni di ginecomastia da atorvastatina (una nel corso del 2005): in due pazienti (62 e 58 anni) la reazione avversa era insorta dopo circa 30 giorni dall’inizio della terapia, mentre nel terzo caso (65 anni) si era sviluppata a distanza di 9 mesi dall’aumento della dose da 10 a 20 mg die. In tutti i pazienti era stata eseguita un’ecografia mammaria con esito negativo; nei primi due casi la reazione era migliorata alla sospensione del farmaco, nel terzo caso la terapia non era stata interrotta, ma, secondo il medico segnalatore, la reazione aveva comunque evidenziato segni di miglioramento.
Nessuna segnalazione è invece pervenuta per le altre statine presenti in commercio.
La scheda tecnica dell’atorvastatina non riporta la ginecomastia tra i possibili effetti indesiderati.
Nella letteratura scientifica non sono stati riportati a tutt’oggi dati sulla possibile correlazione tra atorvastatina e ginecomastia. La comparsa di questo evento avverso è invece stata descritta per simvastatina e pravastatina.
Il sistema australiano di farmacovigilanza (ADRAC) [1], dal 1990 al 1995 ha ricevuto in totale 1142 segnalazioni di sospette reazioni avverse da simvastatina, tra cui 11 casi di ginecomastia. I pazienti coinvolti presentavano un’età compresa tra 52 e 80 anni (mediana: 68 anni) ed avevano assunto il farmaco per un periodo di 2-10 mesi (mediana: 5 mesi). In 5 casi la simvastatina era l’unico farmaco segnalato ed in altri 4 quello più fortemente implicato nell’insorgenza della reazione. Al momento della segnalazione, la ginecomastia si era risolta in 1 solo paziente, mentre negli altri casi è regredita più lentamente.
Un case report ha descritto la comparsa di ginecomastia in seguito all’assunzione di pravastatina [2]. La reazione si è sviluppata in un paziente di 46 anni in trattamento con allopurinolo da parecchi anni per iperuricemia e con pravastatina da 5 mesi per ipercolesterolemia. Sebbene la ginecomastia sia nota anche per l’allopurinolo, la correlazione temporale ha suggerito l’opportunità di sospendere solo il trattamento con pravastatina, a cui è seguita la risoluzione della reazione a distanza di alcuni mesi.
Nessuna segnalazione è invece pervenuta per le altre statine presenti in commercio.
La scheda tecnica dell’atorvastatina non riporta la ginecomastia tra i possibili effetti indesiderati.
Nella letteratura scientifica non sono stati riportati a tutt’oggi dati sulla possibile correlazione tra atorvastatina e ginecomastia. La comparsa di questo evento avverso è invece stata descritta per simvastatina e pravastatina.
Il sistema australiano di farmacovigilanza (ADRAC) [1], dal 1990 al 1995 ha ricevuto in totale 1142 segnalazioni di sospette reazioni avverse da simvastatina, tra cui 11 casi di ginecomastia. I pazienti coinvolti presentavano un’età compresa tra 52 e 80 anni (mediana: 68 anni) ed avevano assunto il farmaco per un periodo di 2-10 mesi (mediana: 5 mesi). In 5 casi la simvastatina era l’unico farmaco segnalato ed in altri 4 quello più fortemente implicato nell’insorgenza della reazione. Al momento della segnalazione, la ginecomastia si era risolta in 1 solo paziente, mentre negli altri casi è regredita più lentamente.
Un case report ha descritto la comparsa di ginecomastia in seguito all’assunzione di pravastatina [2]. La reazione si è sviluppata in un paziente di 46 anni in trattamento con allopurinolo da parecchi anni per iperuricemia e con pravastatina da 5 mesi per ipercolesterolemia. Sebbene la ginecomastia sia nota anche per l’allopurinolo, la correlazione temporale ha suggerito l’opportunità di sospendere solo il trattamento con pravastatina, a cui è seguita la risoluzione della reazione a distanza di alcuni mesi.
Bibliografia:
- Australian Adverse Drug Reaction Bulletin. Simvastatin and adverse endocrine effects in men. 1995; 14 (3)
- La Presse Médicale. Gynécomastie attribuable à la pravastatine. 1999; 28 (15): 787