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Venerdì, Marzo 10, 2017

Sicurezza dei chelanti nei pazienti giovani

Una revisione sistematica coordinata dai ricercatori dell’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga, ha analizzato nella popolazione pediatrica e giovanile (età inferiore ai 25 anni) con emoglobinopatia gli eventi avversi di deferoxamina, deferiprone e deferasirox, da soli o in combinazione tra loro. Sono stati selezionati 34 studi con disegno prospettico pubblicati dal 1947 al 2016 (2.040 pazienti coinvolti, dei quali 937 in terapia con deferasirox, 667 con diferiprone, 198 con deferoxamina, gli altri con combinazioni parallele o sequenziali; follow up medio 13 mesi). Sono stati inoltre individuati 92 studi di casi che riguardavano 246 pazienti. E’ emerso un profilo di sicurezza complessivamente favorevole dei chelanti. Si è osservato un aumento delle transaminasi con tutti i farmaci (3,9-31,3%), la comparsa di disturbi gastrointestinali con diferiprone (3,7-18,4%) e con deferasirox (5,8-18,8%). Raramente (0,4-1,1%) gli eventi avversi hanno portato alla sospensione della terapia. Le informazioni sull’impiego combinato erano limitate, ma non descrivono un aumento del rischio di eventi avversi. I risultati di questa metanalisi, quando circoscritti alla popolazione giovanile in precedenza meno studiata, sembrano indicare che la deferoxamina, l’unico dei tre chelanti somministrato per via endovenosa, sia meglio tollerata, con nessuna segnalazione di eventi avversi gravi, rispetto a una frequenza comunque bassa con deferasirox e diferiprone. I dati sono sostanzialmente in linea con quelli dichiarati nelle schede tecniche dei singoli farmaci.
Botzenhardt S, Li N, et al. Safety profiles of iron chelators in young patients with haemoglobinopathies. Eur J Haematol. 2017;98:198-217. e-mail ricercatore: antje.neubert@uk-erlangen.de
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