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Domenica, Gennaio 11, 2015

Come ottimizzare le informazioni del laboratorio durante il trattamento con isotretinoina

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Una revisione statunitense indica che controllare periodicamente con una batteria di esami di laboratorio i pazienti in trattamento con isotretinoina per la cura dell’acne non serve a migliorare il profilo di sicurezza del farmaco. Infatti non c’è relazione tra le modificazioni dei parametri ematochimici e la comparsa degli eventi avversi da retinoide. I ricercatori hanno esaminato i dati di 61 studi relativi all’uso di isotretinoina per bocca alla dose minima di 40 mg al giorno per almeno 4 settimane in pazienti di 9-35 anni. Hanno incluso nella metanalisi i risultati di 26 studi clinici (22 randomizzati e 4 retrospettivi che avevano coinvolto complessivamente 1.574 pazienti), mentre hanno utilizzato le informazioni degli altri 35 (25 randomizzati e 10 retrospettivi, 17.915 partecipanti) per una revisione narrativa. Tutti i parametri di laboratorio esaminati (conta leucocitaria, enzimi epatici, profilo lipidico) hanno mostrato modificazioni statisticamente significative ma di modesta entità. Tuttavia in nessun caso i limiti di confidenza al 99% hanno superato la soglia indicativa di rischio alto o di alterazioni di grado 2 secondo i Common Terminology Criteria for Adverse Events. Anche se il foglietto illustrativo raccomanda la ripetizione settimanale o quindicinale del profilo lipidico, appare ragionevole controllare i parametri di laboratorio nei primi 2 mesi di trattamento e tenere conto, sia nella prescrizione del farmaco sia nel monitoraggio, di epatopatie e disturbi metabolici preesistenti e della cosomministrazione di farmaci epatotossici.
Lee YH, Scharnitz TP, et al. Laboratory monitoring during isotretinoin therapy of acne: a systematic review and meta-analysis. JAMA Dermatol 2015; doi:10.1001/jamadermatol.2015.3091. e-mail ricercatore: jkirby1@hmc.psu.edu
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